Storia

STORIA DEL CASTELLO VISCONTEO DI VOGHERA

Castello Visconteo Voghera

Castello Visconteo Voghera

Il Castello Visconteo di Voghera deve la sua costruzione alla volontà dei Visconti che, a conferma del potere raggiunto dopo la metà del sec. XIV, promossero la nascita di numerosi edifici fortificati sul proprio dominio.

La realizzazione dell’opera a carattere difensivo avvenne in due momenti: al 1361 risale la testimonianza della costruzione della prima ala del castello, con pianta a L, che occupava solo il pian terreno dell’edificio. Nel 1372 Galeazzo Visconti ordinò l’ampliamento della struttura che assunse forma quadrata con quattro torri poste agli angoli e due torrioni centrali come ingressi.
Allo stesso tempo l’edificio preesistente venne alzato di due piani e fu costruito un ampio fossato attorno al castello che si collegava a quello delle mura urbane. Nei secoli successivi il maniero venne abitato da famiglie feudatarie e illustri ospiti di passaggio in città e rimase di proprietà dei Visconti fino a quando Filippo Maria lo assegnò, insieme alla signoria di Voghera, a Castellino Beccaria.

Nel 1414 i Beccaria vennero spodestati dalla famiglia dei Dal Verme che ne acquisirono il possesso nel 1436 con Luigi Dal Verme. Ludovico il Moro diede in sposa a Gian Galeazzo Sanseverino la figlia Bianca, assegnandole in dote Voghera. A seguito dell’invasione francese, nel 1499 acquisì il titolo di Conte di Voghera Ludovico di Lussemburgo, conte di Ligny. Agli inizi del XVI secolo al De Ligny subentrò il conte Gian Galeazzo Sanseverino che rimase fino al 1525 quando, dopo la battaglia di Pavia, tornarono i Dal Verme che mantennero il dominio fino al 1593. Per mancanza di legittimi eredi dei Dal Verme, nel 1600 il feudo venne comprato dal marchese Marco Antonio Giudici che lo perderà l’anno seguente per inadempienza di pagamento. Nel 1608 la proprietà del castello venne acquistata dall’Acevedo, conte di Fuentes, a cui rimase fino al 1612 quando passò alla famiglia Dal Pozzo. Nel 1770 il feudo tornò al demanio e Voghera fu dichiarata “città”.

Nel XVIII secolo l’edificio perse la sua valenza militare e difensiva e nel 1744, quando Voghera passò sotto i Savoia, le sale del castello vennero probabilmente adibite a uffici fiscali, intendenza, magistratura. Tra il 1800 e il 1807 i francesi dichiararono la struttura “Fabbrica Nazionale dei francesi” e l’adibirono a carcere, mentre l’ala nord divenne sede del tribunale e di altri uffici tributari intorno al 1831. Nel 1986 lo spostamento del carcere dal centro cittadino permise l’attuazione di progetti finalizzati al recupero strutturale e funzionale del castello, per attribuirgli un ruolo prevalentemente culturale e sociale.

Salone del Paesaggio - Castello Visconteo Voghera

Salone del Paesaggio – Castello Visconteo Voghera

Nonostante le destinazioni a cui fu adibito, che hanno causato la perdita di molti affreschi e il lungo stato di abbandono, i restauri hanno permesso di riportare alla luce alcune opere di grande pregio che abbiamo ora la possibilità di ammirare. Tra questi bisogna ricordare il Salone del Paesaggio; situato nel lato est, al piano superiore, prende il nome da una raffigurazione di ciò che rimane di uno splendido paesaggio dipinto.
Della decorazione originaria, che verosimilmente correva su tutte e quattro le pareti della stanza, è stato possibile recuperare solo la fascia superiore preservatasi grazie all’apposizione di una controsoffittatura ottocentesca. Storici e critici dell’arte attribuiscono a Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino (Milano, 1465-1530), insigne pittore ed architetto italiano, la decorazione di questa sala.

Madonna con Bambino - Castello Visconteo Voghera

Madonna con Bambino – Castello Visconteo Voghera

Al di sopra degli affreschi è possibile ammirare il pregevole soffitto ligneo con travi a vista perfettamente conservato grazie alla presenza della controsoffittatura, rimossa a seguito dei lavori di restauro. In una nicchia della stessa sala, murata nell’ottocento, è raffigurata una Madonna col Bambino perfettamente conservata.
Di grandissimo impatto è inoltre il locale presente nella torre sud-est chiamato lo Studiolo delle Muse, in quanto gli affreschi rimasti ci mostrano le nove Muse, personaggi della mitologia greca e romana, figlie di Zeus e Mnemosine, che rappresentano lo stato supremo dell’Arte.

Anche in questo caso gli affreschi sono stati attribuiti al Bramantino. Infine il passaggio che collega la torre nord-est alla torre nord-ovest è occupato dalla Galleria dei Feudi dove risaltano ancora i colori brillanti degli affreschi seicenteschi raffiguranti paesaggi collinari con borghi e valli. La rappresentazione di una balaustra corre lungo la fascia inferiore delle pareti collegando i davanzali delle finestre e dando l’idea ai visitatori di affacciarsi verso paesaggi esterni su un balcone regale che domina la città di Voghera.

Galleria dei Feudi - Castello Visconteo Voghera

Galleria dei Feudi – Castello Visconteo Voghera

Particolare dello Studiolo delle Muse - Castello Visconteo Voghera

Particolare dello Studiolo delle Muse – Castello Visconteo Voghera